venerdì 17 maggio 2013

Ritiro 8 - 14 luglio 2013 (Scurcola Marsicana, L'Aquila)



 L'organizzazione di un ritiro/vacanza nasce da diverse necessità emerse con l'esperienza del blog. Anzitutto per  approfondire alcune tematiche spirituali emerse in questi anni; poter quindi sperimentare alcune pratiche, e fornire una serie di basi per la teoria e la pratica spirituale, anche a persone che non si sono mai approcciate al mondo spirituale ma ne sentono l'esigenza e non sanno bene da dove cominciare. L'idea è poi quella di creare un luogo di incontro per conoscerci a stare insieme una settimana e rendere con alcuni "reale" una vicinanza che in questi anni è stata solo virtuale.
Negli anni futuri perfezioneremo la formula, invitando ospiti diversi, e creando, se possibile altri eventi di tipo diverso per approfondire le tematiche relative alla scienza dello spirito.
La spiritualità infatti, ancorchè negletta dai media ufficiali, è - come la definiva Steiner - una vera e propria scienza; le pratiche della scienza dello spirito sono infatti verificabili in termini scientifici, e approcciabili  e spiegabili con modalità scientifiche.
In questo ritiro si spiegheranno quindi, anche dal punto di vista scientifico, effetti e presupposti della meditazione, dei mantra, e di alte tecniche spirituali.
Si getteranno inoltre le basi di un'alimentazione diversa, più consapevole, più sana e più economica, grazie alla presenza costante di Andrea Conti, che tratta ormai da diversi anni la cosiddetta "alimentazione delle origini". Andrea spiegherà i principi base dell'alimentazione e assisterà personalmente i partecipanti durante tutta la durata del corso (ovviamente chi lo desidera è libero di alimentarsi diversamente, e cucinare in proprio nelle apposite cucine dell'agriturismo) . Questo il suo blog:

martedì 14 maggio 2013

La depressione, parte II




1. Premessa. La malattia. 2. La depressione come reazione della mente per evitare danni maggiori. 3. Depressione e amore. 4. Come reagire alla depressione.

1. Premessa. La malattia.

La depressione è anche definita come paralisi della volontà.
Proprio per questo uno degli approcci alla cura della depressione consiste nel voler rafforzare la determinazione e l’intenzione. Si consiglia quindi il depresso di “darsi da fare”, di fare questo e quest’altro, di farsi venire voglia di fare le cose con una serie di consigli ad hoc, oppure si ricorre al farmaco.
Ma tale approccio, anche se non sbagliato, è comunque poco efficace, perché agisce sul sintomo e non sulla causa.
In una interessantissima conversazione con Carpeoro, costui mi faceva notare che la depressione, essendo una malattia, come tutte le malattie è una reazione dell’organo per evitare danni più gravi. La malattia è infatti una reazione del corpo (o meglio di una parte di esso) per evitare un danno di altro tipo generalizzato all’intero organismo.
Anche la depressione segue questo schema ed è quindi una reazione della mente per evitare un danno più elevato.
Alcuni esempi chiariranno il concetto.