martedì 16 luglio 2013

Sintesi del ritiro di luglio



Questo ritiro è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Una sorta di sintesi del mio percorso spirituale, di quello che ho fatto, e di lancio per quello che farò.

Tra gli ospiti esterni che sono intervenuti c'era Alessandro, che ha raccontato la sua esperienza alla ricerca di una guida spirituale e di se stesso, nei centri spirituali più importanti del mondo: la scuola di Gurdjieff, quella di Kriyananda, quella di Aivanhov, l'ashram di Amma, Sai Baba e altro ancora, India, Stati Uniti, Europa, Israele, per poi scoprire che per andare alla ricerca di se stessi è sufficiente cercare... dentro se stessi.

Completamente diversa ma altrettanto affascinante è stata l'esperienza di Raul Pilotti; insegnante di Yoga, affronta diverse esperienze spirituali, compreso l'ashram di Sai Baba, per poi conoscere Yogiraj Satgurunath; lui è innamorato del suo maestro, ne parla riuscendo a trasmettere il suo amore, ma anche la gioia e la serenità di vivere che ha grazie alla guida di Yogiraj, e diffonde gli insegnamenti del Kriya Yoga che già era diffuso da Yogananda e Kriyananda. Raul ha insegnato il Surya Yoga, e poi ha fatto provare i bagni di Gong.

Due esperienze diversissime ma stupende. "Ci volevano tutte e due", è stato il commento di molti dei partecipanti.

Apprezzatissimo il Tai Chi con Barbara Carcereri. Barbara è mia amica da oltre trent'anni, quindi il mio giudizio su di lei non è imparziale. Posso dire solo che alcune persone hanno detto: "Ho scoperto che il Tai Chi fa per me, cercherò un corso di Tai Chi nella mia città".

Fantastiche le due giornate con Andrea Conti, che ha spiegato i principi base dell'alimentazione salutare. "Vedere una persona che si nutre di sole mele, con quella forma fisica, che non suda mai, e che dorme pochissimo senza risentire stanchezza, mi ha cambiato molte delle mie idee su come funziona la dieta", ha detto qualcuno.


L'organizzazione, trattandosi della prima esperienza, è stata ricca di inconvenienti, ma Nevio Frezzini, il proprietario della struttura che ci ha accolti, Casale Frezzini, è sempre intevenuto a risolvere tutti i problemi che gli abbiamo creato; gente che veniva per sei giorni anziché sette, chi partiva prima, chi arrivava dopo, chi mangiava, chi non mangiava, chi mangiava a metà, chi vuole la singola la doppia la tripla la quadrupla, ma lui sempre lì a risolvere e prospettare soluzioni.
Ho scoperto poi che Nevio ha fatto per due mandati il sindaco e per altri due il vicesindaco del suo paese, Scurcola Marsicana; ecco spiegato il mistero della sua imperturbabilità rispetto a qualsiasi problema, essendo lui abituato a convivere e a risolvere ben altri problemi organizzativi che non quelli creati da un gruppo come il nostro.
"Cosa possiamo fare per migliorare il vostro soggiorno?", ci ha chiesto la moglie Anna, al termine del ritiro.
Obiettivamente nulla, è stato tutto perfetto così.


Tra i ricordi più belli:
Marco, musicista cieco fin dall'età di due anni, che è venuto da solo in treno, e al termine del ritiro è ripartito per Londra, viaggiando da solo, e dimostrando che avere un handicap non significa necessariamente avere qualcosa in meno, ma talvolta significa trovare la forza di fare molte cose in più. E che con un gran senso dell'umorismo ci ha salutati tutti dicendo "ci vediamo presto". Bello era anche vedere come tutti si preoccupassero di Marco, chiedendogli in ogni momento, specie a pranzo, se aveva bisogno di qualcosa.
Bebo, il microscopico cagnolino di Manuela, che durante le meditazioni stava con noi in assoluta tranquillità, seguendo il ritmo delle meditazioni.
Ottavio, che essendo mio amico da anni mi ha permesso di essere più sicuro di me durante il ritiro, tranquillo che mi avrebbe aiutato a risolvere o capire se c'era qualcosa su cui intervenire.
Alejandra che con la sua bambina nel grembo recitava il daimoku mandando energie positive a Sofia.
Le risate di Marco e Marcello durante la notte, che chissà cosa si dicevano per ridere tanto.
Le esperienze di tutti, Raoul con gruppi estremisti di destra, Gabriele nei Testimoni di Geova, Stefano col Movimento 5 Stelle e con i Gruppi di acquisto solidale come reazione alla crisi, Renata con lo strano personaggio che l'ha accompagnata al ritiro e che trovandosi bene con noi ha deciso di fermarsi per una mezza giornata in più.
Stefania che pareva a suo agio come se avesse sempre organizzato ritiri come questo.
Poi chi aveva paura di trovarsi male ed era un po' diffidente e invece si è trovato bene.
L'affiatamento creatosi tra Stefano, Nicola e Raoul.
Il rapporto tra due persone diversissime come Manuela e Antonella.
Alessandro che racconta la sua esperienza in carcere e i momenti più divertenti del processo.
L'affetto di Antonella, che anche se le dico che è prolissa non se la prende ed è ancora più affettuosa.
Il Daimoku collettivo, quasi perfetto nell'armonia e nella sonorità che si creava nella stanza.
Giorgio che faceva sempre battute e sembrava dire "salve a tutti, sono capitato qui per caso, ma me ne vado presto", invece è rimasto fino alla fine.
Vedere tutti insieme Kung Fu Panda e vedere gente grande e grossa che rideva a crepapelle.
Il risveglio al mattino nel silenzio con i monti davanti, la colazione con la torta di mele di Anna e la crostata al cioccolato che però gli ultimi giorni non c'era più.
Nevio che si mette in cerchio insieme a noi per il "grazie" collettivo insegnatoci da Andrea; Anna che segue il corso di alimentazione con Andrea e anziché prenderci per matti lo trova molto interessante; Nevio che ascolta le esperienze di Alessandro in carcere e invece di dire "ma che matti sono capitati qui, pure uno che è stato in galera per associazione mafiosa mi portate?", dice "ah capisco... io da sindaco ho ricevuto decine di avvisi di garanzia..." e ci racconta la sua esperienza.
Trovare un'offerta di 500 euro nella busta delle offerte, che ha permesso di rimediare alla altrimenti fallimentare gestione economica di questo ritiro, permettendoci di avere anche una parte delle spese per gli ospiti del prossimo ritiro.

E alcuni commenti dei partecipanti.
"Alla sera prima di addormentarmi dico: che bello essere qui, che bello", ha detto Raoul.
"Ha cambiato la mia vita", ha detto Gabriele.

Le cose più belle, secondo i partecipanti: il Daimoku, ha detto qualcuno; la meditazione, ha detto qualcun altro; il Tai Chi; il Surya Yoga; le esperienze di Raul e di Alessandro, secondo qualcun altro.
In una parola: tutto, a chi più a chi meno, è piaciuto.

Bilancio finale: qualcuno inizierà a recitare il Daimoku, qualcuno si iscriverà a Tai Chi, qualcuno farà Yoga, qualcuno ha detto "la mia vita è cambiata", qualcuno ha detto "la settimana più bella della mia vita", qualcuno forse nulla di tutto questo, ma senz'altro tutti si portano dietro qualcosa in più di quando erano venuti, anche solo un bellissimo ricordo.



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